L'ideazione della linea Nakrì
Il tutto è
iniziato dalla semplice domanda dei turisti, che cos'è il Cerasuolo
di Vittoria?
Il Cerasuolo di Vittoria non è altro che
l'unione, un blend, tra il Nero d'Avola e il Frappato.
Da qui
l'idea di affiancare al Cerasuolo di Vittoria, alla sua destra, il
Vittoria Nero d'Avola Doc e alla sua sinistra il Vittoria Frappato
Doc.
Ci siamo posti il problema: Qual è il legante delle tre
bottiglie graficamente?
La risposta è stata data dalla nostra
Stefania, una design dalle eccellenti doti, previa degustazione dei
nostri ottimi vini, scherzo!!! No effettivamente per capire
pienamente l'idea ha fatto una degustazione guidata dei vini per
trovare graficamente la soluzione adatta.
Ha realizzato degli
schizzi su una danza femminile di fertilità,legata sostanzialmente
al quadro "La Danza" di Matisse, però nell'armonia
femminile mancava qualcosa, la natura dei vini in se, soprattutto il
Nero d'Avola anima forte e ribelle, carattere deciso. Da qui l'idea
di unire alla danza femminile una danza maschile; cosa cercare? Ci
siamo ricordati dei disegni rupestri della grotta dell'Addaura a
Palermo.
Da qui l'idea di tre donne, da "La Danza "
di Matisse, diverse tra di loro in base al carattere del vino stesso
che rappresentano, stampate in un etichetta soffice al tatto "in
carta di Cotone", che danzano esprimono la loro femminilità con
i loro corpi sinuosi, sensuali, quasi a sfiorarsi tra di loro quando
si uniscono le tre bottiglie. Ci si ferma si ammira la bellezza e si
tenta di sfiorarle, si toccano i capelli, la trama, la durezza i
tratti dei segni rupestri della grotta dell'Addaura, che continua
sulle linea dei corpi di queste donne.
E' nato un capolavoro
24 mesi di duro lavoro per realizzare questa opera d'arte che
riprende una leggenda che viene tramandata da generazione in
generazione che racconta la nascita della Sicilia:
Le “Tre
ninfe”.
Si narra che i tre promotori siciliani (Capo Peloro
a Nord-Est, Capo Passero a Sud-Est e Capo Lilibeo ad Ovest), siano le
punte più estreme dell’Isola e che le danno la famosa forma
triangolare sono nate grazie a tre bellissime ninfe.
Nella
mitologia classica le ninfe sono delle semi-divinità legate alla
natura che la rendono fertile grazie i loro doni. Il mito racconta
che queste tre ninfe andavano in giro per il mondo danzando e
raccogliendo dai terreni più fertili sassi, frutti e piccole parti
di terra.
Giunte in una regione con un cielo azzurro e limpido, le
tre ninfe iniziarono a danzare lanciando contemporaneamente in mare
tutto quello che avevano raccolto durante il loro viaggio. Così
piano piano nacquero i tre promontori. A quel punto il mare racchiuso
tra i tre promontori venne irradiato dalla luce di un arcobaleno e
divenne terra ferma, colmando lo spazio che separava i
promontori.
Ecco che dalle onde emerse un’isola con la forma
di triangolo rovesciato, dal clima mite e dalla terra fertile: la
Sicilia o Trinacria.
Quando abbiamo presentato il progetto
Nakrì ai primi eventi del mondo del vino, raccontando della gestione
al femminile dell'azienda ci hanno identificato a queste tre
etichette, effettivamente alla conduzione dell'azienda siamo in tre
donne: totalmente diverse tra loro con caratteri diversi ma con lo
scopo di portare avanti questa azienda arrivata già alla settima
generazione.